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giovedì 14 febbraio 2013

SI DIPINGE CON IL PENNELLO... E ANCHE CON IL CERVELLO!



SI DIPINGE CON IL PENNELLO... E ANCHE CON IL CERVELLO!

Sette bambini, di diverse età, sono oggi nell'aula dell'Estro.  
Alcuni li conosco da tempo, hanno già fatto tanta strada  e ora vogliono andare avanti... 
Altri sono appena arrivati, pieni di gioia, non vedono l'ora di tuffarsi nel colore, dopo poche lezioni hanno perso la paura e sono impazienti di scoprire quello che succederà...
Ho preparato sul tavolo il materiale necessario per fare un “lavoretto”.
Prima guardiamo insieme una presentazione buffa. Scorrono sullo schermo del computer insolite immagini,  e per decifrarle dobbiamo fermarle e fare uno sforzo

 


Imparare a “guardare” è una avventura meravigliosa, siamo abituati a vedere il mondo senza porci tante domande, ma noi oggi scopriremo che non tutto è come sembra, anzi, scopriremo che con un piccolo sforzo possiamo trovare  sempre un pizzico di magia anche nella scena più semplice...
 
Vi rivelerò un segreto, dico ai bambini, non guardiamo con  gli occhi, ma con il cervello!
Il cervello ci vuole sempre imbrogliare, noi siamo qui per ribaltare i ruoli!


 Ora proveremo a imbrogliare il nostro cervello creando il nostro personale “effetto ottico”.
La sfida è quella  di disegnare in un cartoncino fissato a un paletto di legno, da una parte un pesce e dall'altra l'acquario dove dovrà nuotare. Ma come? Ognuno da una parte? Mi chiedono titubanti, ma si fidano e si lanciano sui colori...
Alcuni hanno fatto extraterrestri che dovranno entrare nell'astronave, o draghi che voleranno sulla città, perché no?

 Fatto, ora si gira velocemente il paletto, e come per magia le due immagini si sovrappongono.
Sappiamo che sono separate, ma il nostro cervello è stato sconfitto, ha mescolato il tutto interpretandolo come un'unica immagine.
Quanto entusiasmo! Alcuni girano così veloce che il loro pesce, fresco di tempera rossa, non solo va a finire nell'acquario, ma anche sulla maglia...succede.



Ma non è tutto, questo gioco ha un altro scopo.
Il modo in cui prendiamo il paletto per riuscire a creare il nostro effetto ottico è il modo in cui noi dovremmo prendere il pennello per dipingere sul  cavalletto. Quando ci rendiamo conto di prendere il pennello come si prendono le matite per scrivere, ci fermiamo un attimo a giocare col pesce rosso, dopo di ché sarà più facile ricordare che davanti al cavalletto stiamo dipingendo, e per dipingere bisogna imparare a usare gli strumenti giusti nel modo giusto.




In quest'aula dell'estro, oggi, sette bambini di diverse età hanno imparato che il mondo si può vedere in tanti modi diversi, per questo non esauriranno mai la loro voglia di dipingerlo!

*Forse da questo momento “guarderanno” almeno un paio di volte prima di decidere cosa vogliono “vedere” veramente.
 
*Forse metteranno in discussione, non si accontenteranno subito di quello che gli viene offerto, “spirito critico” lo chiamano...
 
* Forse da questo momento cominceranno a intuire un mondo pieno di possibilità e avranno la voglia di esplorarle prima di scegliere la loro strada ogni volta che ci sarà una svolta.
 
*Forse nascerà in loro la inquietudine di cambiare una “realtà” che noi, adulti inguaribili conformisti, presentiamo loro come un dono che non ci appartiene, semplicemente perché neanche noi stessi la sentiamo nostra. 
 
 *Forse semplicemente dipingeranno sette mondi diversi, ma prendendo il pennello nel modo giusto!
 



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