Oggi vorrei iniziare una serie di post dove spiegherò i programmi che sto elaborando. La speranza è di poterli condividere con un gruppo sempre più numeroso di persone.
Cominciamo!!!!!
Un bambino arriva per la prima volta da me , spinto dall'entusiasmo e si trova in un aula con tanti disegni appesi e tanti colori pronti per essere usati .
E' comunque dentro un'aula e all'improvviso sente voglia di scappare.
Ma quando, insieme ad altri bambini che già sanno, comincio a raccontare questa fiaba, i loro occhi s'illuminano:
Tanto, tanto punto fa...
In una buia caverna sperduta nel tempo, un essere qualunque provò a diventare
“ persona”.
Come lo fece?
Beh, fece un punto.
Comincia così un ciclo di fiabe che raccontano gli elementi dell'arte, con l'aiuto di un computer pieno di musica e immagini.
Grazie a un piccolo gesto, le persone hanno iniziato un percorso di consapevolezza. Fuori dalle grotte esplorarono il mondo, ma dentro di esse fecero una scoperta ancora più straordinaria; un mondo interiore che nell'intimità del buio si trasformava in vivide immagini che riempivano la pareti.
Questo gesto diventò danza e lal danza melodia. Le persone si contagiarono e iniziarono a “imparare” gli uni dagli altri. Allora non c'era passato ne futuro, vivevano immersi nel presente.Per imparare non dovevano memorizzare, dovevano agire copiando le nuove scoperte dai propri simili.
Un bambino arriva per la prima volta da me , spinto dall'entusiasmo e si trova in un aula con tanti disegni appesi e tanti colori pronti per essere usati .
E' comunque dentro un'aula e all'improvviso sente voglia di scappare.
Ma quando, insieme ad altri bambini che già sanno, comincio a raccontare questa fiaba, i loro occhi s'illuminano:
Tanto, tanto punto fa...
In una buia caverna sperduta nel tempo, un essere qualunque provò a diventare
“ persona”.
Come lo fece?
Beh, fece un punto.
Comincia così un ciclo di fiabe che raccontano gli elementi dell'arte, con l'aiuto di un computer pieno di musica e immagini.
Grazie a un piccolo gesto, le persone hanno iniziato un percorso di consapevolezza. Fuori dalle grotte esplorarono il mondo, ma dentro di esse fecero una scoperta ancora più straordinaria; un mondo interiore che nell'intimità del buio si trasformava in vivide immagini che riempivano la pareti.
Questo gesto diventò danza e lal danza melodia. Le persone si contagiarono e iniziarono a “imparare” gli uni dagli altri. Allora non c'era passato ne futuro, vivevano immersi nel presente.Per imparare non dovevano memorizzare, dovevano agire copiando le nuove scoperte dai propri simili.
E così quando un bambino arriva per la prima volta da me, viene messo subito al corrente che nessuno valuterà il suo disegno, e che per iniziare il viaggio dovrà solo fare un piccolissimo, minuscolo punto.
*Difficile è il compito di levare la sensazione di essere continuamente giudicati che questi bambini portano con sé.
*Difficile è convincerli a prendere un pennello, anche solo per fare un punto...
*Difficile è convincerli a prendere un pennello, anche solo per fare un punto...
Così fra salti di gioia di quelli che già sanno, tiro fuori dalla mia borsa rattoppata un lenzuolo e una pallina;
-Ecco, vi presento il nostro “ Signor Punto”.E' venuto a giocare con noi .
Ci mettiamo intorno al lenzuolo prendendolo con le due mani e cominciamo a presentarci, mettendo la pallina in mezzo e provando a farla arrivare a ogni partecipante del gruppo, così da imparare i nomi di tutti.
*Difficile spiegare che in questo gioco non si deve concorrere per vincere; si perde tutti se la pallina salta fuori del lenzuolo... oppure si vince tutti se rimane dentro.
Dopo qualche tentativo e tante risate i bambini capiscono.
Il mio invito a sentire la musica di sottofondo viene accolto e la danza ha inizio.
Tutti concentrati si passano la pallina e quelli più effusivi vengono calmati dai propri compagni che vogliono vincere insieme a loro.
Come per magia la pallina non va più fuori, e i gesti dei bambini si adeguano al ritmo della musica.
Ora siamo pronti, siamo qui e ora, siamo insieme per imparare, per aiutarci gli uni agli altri, e sappiamo di poterlo fare.
Il mio invito a sentire la musica di sottofondo viene accolto e la danza ha inizio.
Tutti concentrati si passano la pallina e quelli più effusivi vengono calmati dai propri compagni che vogliono vincere insieme a loro.
Come per magia la pallina non va più fuori, e i gesti dei bambini si adeguano al ritmo della musica.
Ora siamo pronti, siamo qui e ora, siamo insieme per imparare, per aiutarci gli uni agli altri, e sappiamo di poterlo fare.
Siamo qui per svegliare quella parte del nostro cervello che non è interessata al nostro passato ne al nostro futuro; la fantastica parte destra.
Quella che ci fa intuire un mondo migliore, che ci fa sentire, emozionare, essere entusiasti.
Quella che ci fa arrivare in ritardo a tutti gli appuntamenti, perche vive un eterno presente...
Ognuno ha il suo foglio appeso sul cartone, davanti al quale è da solo.
Intorno, però, ci sono tante altre persone pronte a condividere scoperte.
Nessuno ci rimprovera se copiamo dal compagno, nessuno ci da un voto...
Le regole ci sono, ma servono solo a farci stare meglio fra di noi e tutti ci teniamo a rispettarle.
Poi ci sono io, Mònica sempre pronta a spiegare i misteri della luce, dell'ombra, dei colori amici e di quei colori che,se mescolati fra di loro, fanno pasticci...
Sono lì per loro, sono lì per servirli.
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