Non tanto punto fa, c'era una donna seduta in una caverna con intorno tanti bambini.
Un giorno le regalarono un nome, così finalmente nel suo pianeta conobbero la esistenza della grande Acchiappaforme.
E meno male che gli avevano fatto questo regalo, poichè era lì da tanto tempo, forse da sempre, e visto che la morte sembrava averla dimenticata, anche lei a sua volta si era dimenticata del suo vero nome.
Intorno a un fuoco, Acchiappaforme cominciò il suo primo racconto, e siccome doveva scoprire tanti tesori decise di cominciare da un segreto che non voleva più tenere nascosto.
Intorno a un fuoco i bambini aspettavano impazienti.
Acchiappaforme cominciò finalmente a parlare.
"Un lontano giorno, Qualcun@ mi disse;” noi siamo caverne da esplorare”.
All'inizio non capii, voi avresti capito?
Il giorno dopo, Qualcun@ mi disse: “Le caverne nascondono dei tesori”
Il giorno seguente ancora mi rivelò; “ I tesori più belli non si vedono con gli occhi”. Poi Qualcun@ sparì per sempre."
Ero dentro a questa grotta, avevo sete e sentivo lontano un tenue profumo di bagnato che veniva da una cavità molto scura; avevo paura, ma anche tanta sete. Il profumo mi guidò verso il suono tenue di una melodia che assomigliava alle tempeste di pioggia, ma in constante serenità. Ora seguitemi!
Un'altra fiaba e tanta emozione....
Siamo dentro a una grotta evocando profumi primitivi e suoni musicali che ricordano il battito di un cuore. La esperienza sensoriale ci trasporta in un luogo di scura serenità dove tutti siamo già stati.
I colori arriveranno dopo, quando la luce appare e la quiete si trasforma in una cascata che ci trascina irrimediabilmente verso il viaggio della vita.
Acchiappaforme prosegue il suo racconto;
“Un tempo tutte le persone erano divine, brillavano con luce propria illuminando un mondo fatto di colore.
Purtroppo, non riuscirono a comprendere questa luce come un dono, e cominciarono a sbagliare.”
Un giorno arrivò Qualcun@, vi ricordate? Capì subito che sulla terra non andava per niente bene, e decise di togliere alle persone il potere di luce. Così prese la sua decisione:
“nasconderò il potere divino nell'Io più profondo delle persone, dentro il loro cuore, l'unico posto dove tanti di loro non cercheranno mai fino alla fine dei tempi”
E così fu fatto.
Un giorno le regalarono un nome, così finalmente nel suo pianeta conobbero la esistenza della grande Acchiappaforme.
E meno male che gli avevano fatto questo regalo, poichè era lì da tanto tempo, forse da sempre, e visto che la morte sembrava averla dimenticata, anche lei a sua volta si era dimenticata del suo vero nome.
Intorno a un fuoco, Acchiappaforme cominciò il suo primo racconto, e siccome doveva scoprire tanti tesori decise di cominciare da un segreto che non voleva più tenere nascosto.
Intorno a un fuoco i bambini aspettavano impazienti.
Acchiappaforme cominciò finalmente a parlare.
"Un lontano giorno, Qualcun@ mi disse;” noi siamo caverne da esplorare”.
All'inizio non capii, voi avresti capito?
Il giorno dopo, Qualcun@ mi disse: “Le caverne nascondono dei tesori”
Il giorno seguente ancora mi rivelò; “ I tesori più belli non si vedono con gli occhi”. Poi Qualcun@ sparì per sempre."
Ero dentro a questa grotta, avevo sete e sentivo lontano un tenue profumo di bagnato che veniva da una cavità molto scura; avevo paura, ma anche tanta sete. Il profumo mi guidò verso il suono tenue di una melodia che assomigliava alle tempeste di pioggia, ma in constante serenità. Ora seguitemi!
Un'altra fiaba e tanta emozione....
Siamo dentro a una grotta evocando profumi primitivi e suoni musicali che ricordano il battito di un cuore. La esperienza sensoriale ci trasporta in un luogo di scura serenità dove tutti siamo già stati.
I colori arriveranno dopo, quando la luce appare e la quiete si trasforma in una cascata che ci trascina irrimediabilmente verso il viaggio della vita.
Acchiappaforme prosegue il suo racconto;
“Un tempo tutte le persone erano divine, brillavano con luce propria illuminando un mondo fatto di colore.
Purtroppo, non riuscirono a comprendere questa luce come un dono, e cominciarono a sbagliare.”
Un giorno arrivò Qualcun@, vi ricordate? Capì subito che sulla terra non andava per niente bene, e decise di togliere alle persone il potere di luce. Così prese la sua decisione:
“nasconderò il potere divino nell'Io più profondo delle persone, dentro il loro cuore, l'unico posto dove tanti di loro non cercheranno mai fino alla fine dei tempi”
E così fu fatto.
Ho scelto in questa fase del racconto sugli elementi dell'arte in cui introduciamo il colore, un pittore magico: Chagall.
Lui rappresenta un passo intermedio fra Il Verbo e l'immagine attraverso la pittura. Per Chagall, la pittura si deve trasformare in una forma di poesia, per riuscire ad arrivare alla somiglianza occulta fra gli esseri viventi e le cose che Dio stabilì all'origine della Creazione.
L'aspirazione di Chagall fu quella di trasformare la sua pittura in una manifestazione poetica, dove ricercare la divinità avvolgendola in immagini, insinuandola in presenze quasi invisibili per evocare la sua esistenza in tutte le forme della creazione, della realtà tangibile.
Così anche noi, Piccoli artisti anonimi cominciamo a capire un nuovo modo di guardare il mondo, quello che portiamo dentro e che ci definisce come persone. Guardiamo a occhi chiusi, guardiamoci dentro, poi guardiamo tanti quadri di Chagall, con immagini piene di colore e di poesia, e infine...
andiamo a dipingere!!!
Lui rappresenta un passo intermedio fra Il Verbo e l'immagine attraverso la pittura. Per Chagall, la pittura si deve trasformare in una forma di poesia, per riuscire ad arrivare alla somiglianza occulta fra gli esseri viventi e le cose che Dio stabilì all'origine della Creazione.
L'aspirazione di Chagall fu quella di trasformare la sua pittura in una manifestazione poetica, dove ricercare la divinità avvolgendola in immagini, insinuandola in presenze quasi invisibili per evocare la sua esistenza in tutte le forme della creazione, della realtà tangibile.
Così anche noi, Piccoli artisti anonimi cominciamo a capire un nuovo modo di guardare il mondo, quello che portiamo dentro e che ci definisce come persone. Guardiamo a occhi chiusi, guardiamoci dentro, poi guardiamo tanti quadri di Chagall, con immagini piene di colore e di poesia, e infine...
andiamo a dipingere!!!