Gocce!
Lezione sulla
fantasia che si può vedere.
Questo post è dedicato soprattutto ai bambini che hanno
aspettato con pazienza l’inizio di questo corso.
Anche per me è stata una lunga attesa!
Abbiamo iniziato solo un mese fa e già vedo tutta la vostra ricchezza
di gesti e colori che andrà a riempire le pareti di quest’aula.
Avete tanta voglia d’imparare, ma anche di giocare come
cuccioli.
Avete voglia di scherzare, di ridere a perdifiato, di
saltare, di Vivere!
Si sa che i veri
artisti si tengono stretta l’infanzia e ne fanno un tesoro.
Il primo giorno, per cominciare, vi ho raccontato una fiaba
“ Tanto, tanto punto fa”, che ho scritto per voi. Questa fiaba serve a dimostrarvi
che davanti a un foglio bianco, basta un piccolo punto per cominciare la nostra
danza infinita di colori.
Durante la presentazione al computer scorrevano immagini
create da Carolina, l’artista che ha illustrato la fiaba con immagini piene di
energia e che accompagnate di quadri di Matisse, Cezanne, Degas e Kandinskij ci
hanno consentito di entrare nel mondo dell’Arte dalla Porta Principale.
Poi abbiamo parlato
di Jung, quel signore che tanto “punto” fa disse che le nostre fantasie corrono
incessanti nella nostra mente, che la maggior parte di loro ci sfuggono e che
c’è un solo modo di fermarle: l’Arte.
Abbiamo fatto un esercizio di fantasia: Vi ho chiesto di
chiudere gli occhi e d’immaginare che eravate in macchina in una giornata di
pioggia. Tante gocce scorrevano sul
finestrino. Alcune erano ferme, solo punti sparsi!
Alcuni di voi hanno deciso di fermare una goccia tremula su
una foglia che aspetta paziente la sua caduta.
Sui vostri fogli avete fermato le immagini di quei
finestrini bagnati di pioggia, avete disegnato l’immagine rimasta nella vostra
memoria e siete riusciti a condividerla con il resto del mondo.
Jung aveva ragione, una fantasia non si può fotografare, ne
filmare ne ascoltare, ma si può disegnare! O come spiega la nostra fiaba
”Tanto, tanto punto fa” si può interpretare con una bella danza, inventando una
melodia o trasformandola in versi.
Alcuni di voi hanno deciso di usare i colori e altri ancora
hanno fatto un collage. La fantasia non si comanda, si esplora e, volendo si
condivide attraverso l’Arte.
Va bene tutto!
A volte mentre, davanti ai vostri fogli, tentate di
riscattare dall’incessante corso della fantasia qualche immagine sfuggente, continuate
a chiacchiere. Allora vi chiedo gentilmente un momento di silenzio, vi chiedo
di ascoltare la musica e di permettere che il ritmo delle note musicali
accompagni i vostri gesti. Quando capite che in quest’aula vi è concessa
l’allegria, riuscite a calare in un commovente stato di concentrazione.
Nessuno vi deve convincere, sapete che per donare al mondo una vostra fantasia serve un attimo di silenzio.
Quel momento a volte è lungo, a volte non dura tanto quanto mi piacerebbe, ma è sempre importante, perché la vostra energia, in quel breve istante, scende verso i vostri corpi, si concentra nei vostri gesti e finisce sul foglio. Ogni volta che io la vedo vi riempio di elogi per farvi notare la vostra grandezza.
Nessuno vi deve convincere, sapete che per donare al mondo una vostra fantasia serve un attimo di silenzio.
Quel momento a volte è lungo, a volte non dura tanto quanto mi piacerebbe, ma è sempre importante, perché la vostra energia, in quel breve istante, scende verso i vostri corpi, si concentra nei vostri gesti e finisce sul foglio. Ogni volta che io la vedo vi riempio di elogi per farvi notare la vostra grandezza.
Voi siete grandi!
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