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giovedì 24 ottobre 2013

taverna artisti

La Taverna degli artisti dove "C'era la Luna"




C'era la luna...

C'era la luna piena,
là dove il colore diventa luce,
 là dove la luce trafigge uno sguardo.
Il tempo si è fermato nel bagliore manifesto di un sorriso,
ma il blu ci ricorda che tornerà a scorrere,
 inesorabile come l'acqua  di un torrente
nel quale siamo sempre stati  immersi.
Va bene così:
        l'acqua, come il tempo dissolve il superfluo
 ma nelle notti di luna piena possiamo guardare il fondo di rocce 
           come ferrea testimonianza dell'essenziale.

Poi arrivò il nero,
 la luna si assottigliava 
per accompagnare le onde di quel mare
che siamo noi,
quando il fiume, già calmo ci trascinava
verso l'immenso,
e c'era quel bagliore che illuminava
il nostro sentiero
mentre aspettavamo  pazienti
un nuovo argento...

giovedì 10 ottobre 2013

Filippo Brunelleschi, un tale chiamato "Pippo", e lo scivolo gigante




Acchiappaforme e la linea biricchina

 Abbiamo iniziato un nuovo percorso.
Come descrivere il primo giorno, quando davanti a me ho visto questi volti  sorridenti, speranzosi, pieni di gioia, di quell'entusiasmo che ci fa tremare dentro e che loro sapranno esprimere  bene  con  i pennelli in mano e un mucchio di colori. Questo primo giorno rimarrà lì, attaccato per sempre al foglio e all'anima.
Alcuni li conosco da qualche anno, sono tanto cambiati, e riconosco in loro un pezzo  enorme della storia dell'umanità. Perché siamo questo, siamo tutto quello che è accaduto  nel nostro pianeta Terra concentrato in ognuno di noi.
E' per questo che durante il nuovo corso ascolteremo tante fiabe sulla storia dell'arte,  a volte accadute davvero, a volte solo nella fantasia di qualcuno, che come noi, in un dato momento ha voluto inventare un mondo diverso e lo ha vestito di colori … o anche solo di  parole.
Siamo a Firenze, sì, nel bel mezzo di una città di un pianeta chiamato Terra, circondato da un Universo che suona in armonia con le nostre più profonde emozioni.
Acchiappaforme, questa volta racconterà le diverse storie per conoscere la città dove abitiamo attraverso gli occhi di persone che arrivano da molto lontano: Là dove le stelle si divertono a disegnare orsi, esiste un pianeta che sembra un groviglio.
E' il Pianeta della Linea.



Ogni tanto una linea scappa  per conoscere altri mondi ed è così che tanti bambini curiosi sono arrivati, con un po' di fatica e tanta voglia d'imparare. Si sono lanciati su un grande scivolo che, tanti secoli fa, costruì un tale chiamato Pippo. Perché è proprio così, Brunelleschi ci lasciò questo regalo, una grandiosa cupola che ci fa scivolare in un tempo lontano dove gli unici  "Bischeri”1 ( leggere a piedi pagina) erano già scappati da tanto... 





  Partiamo dal centro per espanderci, come è sempre giusto fare. Partiamo da un punto dorato  sopra una cupola, il punto più alto della città.

 Basterà alzare lo sguardo per tornare a casa...

 E quello splendore d'oro, lo  sappiamo bene,  si trova anche dentro a noi, proprio là  dove sempre riusciremo a tornare per riposare le fatiche di tante scoperte.

 

Vi rilascio un pezzetto della prima fiaba di quest'anno;

Dal racconto 
“Acchiappaforme e  la linea birichina”




 
 Quando furono arrivati tutti quanti cominciarono a sedersi intorno a Acchiappaforme come erano abituati a fare,  ma questa volta invece della la Montagna Blu, si trovarono ai piedi di un'imponente palazzo. Scoprirono che lo scivolo era una enorme cupola.
 
Un bambino, Chag, si mise in piedi e muto dalla paura indicò un punto dietro le spalle di Acchiapppaforme. Di fronte a lui c'erano due giganti bianchi seduti sui rispettivi troni. Uno guardava in su, verso la cupola e quell'altro invece guardava davanti con una espressione di orgoglio congelata nella faccia.
 

_ Perché non si muovono, perché sono bianchi, perché …                                                       
                                                     Acchiappaforme parlò;


_ Queste sono statue  che rappresentano due signori molto importanti per la storia della  città dove ci troviamo: benvenuti  a Firenze.

Un Giorno molto lontano (1296) l'architetto Arnolfo di Cambio ricevette l'incarico di fare una cattedrale più spaziosa  sopra quella che già esisteva. Decise di disegnare una cupola così grande che nessuno sapeva come realizzarla.
A qualcuno gli venne l'idea di fare una enorme montagna di terra a forma di cupola mescolata con tante monete d'oro. Una volta costruita la cupola, il popolo avrebbe portato via la terra prendendo per se tutte le monete che riuscisse a trovare...

Alcuni valutarono altre opzioni...

 
 











Meno male che arrivò Pippo, che con tanti calcoli e sforzi risolvette il problema mettendo i mattoni incastrati a lisca di pesce in modo che la cupola si reggesse da sola: addiritura  non fece una ma due cupole, l'una dentro l'altra. E fu così gentile da lasciare uno spazio fra le due per poter fare delle belle passeggiate tonde (2).

Questi due personaggi sono rimasti  pietrificati, e ognuno guarderà per sempre la parte del Duomo di Firenze che realizzò ; Brunelleschi ( il nostro Pippo) guarda in su  e Arnolfo di Cambio di fronte a se...



1-“ Canto dei Bischeri”«canto» - dal greco kanthos, ovvero «angolo»Si racconta che la famiglia rifiutò l'offerta, per tirare ancora sul prezzo; alla fine però il governo fiorentino, stanco delle loro eccessive richieste, decise di espropriare le case, per poi risarcire i Bischeri con ben pochi fiorini d'indennizzo.
Secondo un'altra popolare versione invece, un incendio distrusse completamente il quartiere, lasciando così i Bischeri, che non avevano voluto cedere all'esproprio, senza casa e senza il becco di un quattrino.(Da allora in Toscana il termine «bischero» indica una persona poco furba e tendente all'ingenuità.).
 

2-La cupola del Duomo di Firenze non è una cupola ma una volta ottagonale.

lunedì 23 settembre 2013

Firenze, la città del punto dorato!!

Ho l'intenzione di portare tanti bambini a fare un bel viaggio per le strade di Firenze: la nostra bellissima città tutta da scoprire!
Un nuovo percorso di giornate dedicate all'arte, per immaginare, esprimere i nostri pensieri, e riempire di colore un mondo tutto nostro.
Conosceremo grazie alla nostra Acchiappaforme tanti personaggi, come la Regina di Saba, il dio Marte, e anche una famigliola niente male: i Medici, che scoprirono che la migliore medicina per risolvere tutti i mali è proprio L'Arte. 

Il nostro percorso passerà  attraverso una fiaba di Hans Christian Andersen. Il novelliere danese dedicò una delle sue fiabe al Porcellino del Mercato nuovo. Noi la recuperiamo per  volare insieme al suo protagonista attraverso  un cielo notturno illuminato solo dalla bellezza di tante opere d'arte. Insieme al ragazzo diventeremo anche noi pittori di sogni e desideri per fare un po' nostra la frase scritta da Andersen per lui:


«Che bello saper disegnare e dipingere! Si può riprodurre tutto il mondo!» 




Regina di saba


venerdì 20 settembre 2013

"Piccolli artisti anonimi": II Ritorno


Ci siamo salutati in una festa di colori  accogliendo tutti quanti col desiderio di condividere le nostre scoperte e la nostra gioia.
E' stato un saluto allegro  pieno di luce con il preludio di vacanze estive, ma anche  pieno di colori con il sapore delle strade ancora da percorrere.
 
Abbiamo raccontato un'ultima fiaba, che ci ricorda il posto esatto dove trovare il tesoro più bello.


 
Un po' di scale,  e i nostri visitatori sono sbarcati in una sala inondata di quadri, quelli che i “Piccoli Artisti Anonimi” hanno deciso di voler esporre: scelta difficile e meditata dopo mesi di lavoro e tante opere di qualità!Ma noi non siamo qui solo per questo, vogliamo far vedere il posto dove tutte queste opere sono nate; la nostra Sala dell'Estro.
Dopo aver ammirato tanti bei quadri e  assaporato qualche stuzzichino... una porta vetrata ci fa un invito. Si apre verso un lungo corridoio, dove abili collaboratori hanno sistemato le diverse fiabe  che spiegano un mondo.


Passo a passo, fiaba dopo fiaba  ci addentriamo nel mondo di Acchiappaforme, la persona più saggia del “Pianeta della Linea”, una anziana che, se circondata da bambini si trasforma in bellissima fanciulla. 

 
Insieme a lei abbiamo saltato fra montagne  giocando con i misteri delle luci e delle ombre, nuotando in un mare di colori.
Insieme a lei siamo scesi in miniera, per giocare con il carbone ( vedere entrata del blog; “ Piccoli artisti anonimi scendono in miniera” ).
Insieme a lei ci siamo addentrati in una caverna misteriosa per imparare che il buio si può sconfiggere grazie ai colori...ma sopratutto grazie a una luce speciale, unica che abita in ognuno di noi.


Il buio è solo l'altro lato della luce, ma senza luce non c'è colore, senza colore c'è silenzio 
Nel modo di Acchiappaforme, il nostro mondo , c'è sempre la musica...il preludio del colore.