I “ Piccoli Artisti Anonimi” scendono in miniera!
Abbiamo
fatto un lungo percorso insieme, dopo tanti mesi di libera espressione
siamo sicuri di poter affrontare nuove sfide senza paura della
sconfitta, semplicemente perché essa non esiste.
Un
lontano pianeta è piombato sulla nostra aula, è un pianeta dove abitano
personaggi insoliti che cercano di capire come attraverso una cosa
chiamata Arte, un'altra civilizzazione è riuscita a immortalare con la
sola forza dell'immaginazione tutti gli oggetti che amavano.
Una
grande palla di polistirolo, avanzo di un vecchio allestimento
teatrale, ci ha accompagnato per tutto questo tempo, c'è sempre stata lì
sopra l'armadio, incitando i commenti e perplessità varie sulla sua
funzione. Finalmente è diventata nostra.
Ecco il pianeta di Acchiappaforme, ora lo possiamo disegnare.
Oggi
non c'è fiaba, ho deciso di fare a sorpresa una proposta che in pochi
azzarderebbero verso bambini di sei, sette e otto anni.
Agli
occhi di alcuni potrebbe sembrare una lezione di disegno classico, una
forma da disegnare, una sorgente di luce e in mano il carboncino, il
cencio, la gomma...
Niente affatto! Noi oggi ci divertiamo!!! Si va in miniera!!!!
Confesso
che i primi momenti di questi bambini sono stati di stupore e forse
hanno pensato a una specie di compito da svolgere con tanto di ansia di
prestazione.
Pochi secondi dopo, però, si sono immersi nel tentativo di acchiappare questa imponete palla dentro il loro foglio di carta.
Senza
nessuna solennità per l'argomento trattato ci siamo addentrati nella
comprensione delle ombre proprie e delle ombre portate. Difficile, vero?
Avranno capito?
Anche loro pensavano di sentire parlare un'altra lingua, e così ho subito smesso e abbiamo iniziato a disegnare. Loro sanno che qualsiasi cosa succeda nel loro foglio va bene, nessuno può fare apprezzamenti e si sono lanciati in questa esperienza con una concentrazione inaudita.
Anche loro pensavano di sentire parlare un'altra lingua, e così ho subito smesso e abbiamo iniziato a disegnare. Loro sanno che qualsiasi cosa succeda nel loro foglio va bene, nessuno può fare apprezzamenti e si sono lanciati in questa esperienza con una concentrazione inaudita.
Dopo
mezz'ora il loro foglio è pieno di carbone, l'ombra portata è proprio
nera!!!! Anche le loro facce sono piene di carbone, per non parlare
delle mani.
E pure con quelle piccole mani nere hanno dimostrato che l'unico modo d'imparare è attraverso l'azione.
Concentrandosi
sono scesi in un mondo dove la dimensione del tempo non esiste. Esiste
solo la volontà di fare chiarezza, di strappare alle ombre la luce più
brillante. Perché non c'è ombra senza luce, come non c'è giorno senza
notte e noi, “ Piccoli artisti anonimi”, lo sappiamo...
Nessuno
chieda a questi bambini che cos'è un ombra portata, forse non sanno
rispondere, se volete capire anche voi, semplicemente dategli un pezzo
di carbone e un foglio.
Per immergersi nel nero bisogna essere coraggiosi, come quando si va in miniera, sicuri solo di due cose: di voler tornare in superficie per vedere la luce sul nostro foglio, e di tornare completamente NERI!
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