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giovedì 31 gennaio 2013

3-Elementi dell'arte raccontati ai bambini; “Linea ti voglio conoscere”




 

 3-Elementi dell'arte raccontati ai bambini; “Linea ti voglio conoscere”



C'era una volta una persona e una linea. Un giorno si trovarono quasi per caso, la linea con tanti gesti sinuosi raccontò alla persona da dove era venuta; “ero un punto”, disse, e un giorno una persona come te mi ha fatto camminare.
Ho scoperto di essere flessibile, rigida, tonda e retta, a volte  ballo scatenata e mi trasformo in un groviglio, a volte sono tranquilla e riposo. Senza la tua mano però non riuscirei neanche a esistere...

E' il nostro terzo appuntamento, i bambini ascoltano la fiaba dove la linea aiutata da una piccola persona esplora tutte le sue dimensioni.

Ora sappiamo che siamo liberi di tracciare, il ” Signor punto” è un amico che ci guida in una danza scatenata di linee. Siamo andati davanti al nostro foglio e abbiamo fatto girare i colori intorno a un mondo di emozioni che ci hanno avvolto. Gioia, movimento,musica e tanto, tanto Caos!.
Le nostre emozioni sono un groviglio e ora è arrivato il momento di capirle. Con la parsimonia dell'esploratore senza meta, che vuole solo scoprire una realtà nascosta da alberi millenari, ci addentriamo in una  foresta di nuove sensazioni. Abbiamo bisogno di tanti strumenti per capire, e un linguaggio diverso si fà  strada.

In terra c'è un grande foglio di carta con in mezzo un groviglio di corda, siamo uniti dalle stesse emozioni  e insieme andiamo a sciogliere la matassa.

Uno alla volta, senza fretta, ognuno dispone il suo pezzo di corda sul foglio come meglio gli sembra e passa la matassa al compagno che si trova accanto. 
Con la parsimonia di un antico rituale completano il cerchio.
Io sono pronta, aspetto indicazioni con la colla  per fissare le forme che non sono più un pensiero.


Arrivano i colori, e come per magia sorgono tanti segni ritornati da una memoria remota che è dentro di noi.
La corda come sentiero che ci guida verso il nostro lato più primitivo e attira  dal passato le figure raggiate, le espirali... nasce il bisogno di lasciare la nostra impronta e per un po' ci dimentichiamo del pennello.
 In questo spazio di un tempo che si è fermato, viviamo il corpo come veicolo per  percepire le sensazioni, le nostre mani intrise nella pittura ci permettono di esprimere qualcosa di molto intimo che non ci appartiene più... perché lo trascendente non c'è lontano, da qualche parte, ma qui e ora
Siamo pensiero e siamo materia.
Siamo uniti nella ricerca, ma unici allo stesso tempo.
Siamo pronti per comunicare attraverso la Linea!








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